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UNIPRO A FIANCO DELL'UNIONE EUROPEA PER PROMUOVERE METODI ALTERNATIVI AI TEST SUGLI ANIMALI


Milano, 3 maggio 2007 - Il Comitato scientifico consultivo del Centro europeo per la convalida di metodi alternativi (ECVAM) ha annunciato di voler ridurre drasticamente  la sperimentazione animale, convalidando l’impiego di nuovi test alternativi per verificare la sicurezza delle sostanze chimiche contenute in numerosi prodotti di consumo, tra cui i cosmetici. Le imprese che fanno parte di Unipro, l’Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche, hanno giocato un ruolo decisivo nello sviluppo e nell’approvazione delle metodologie alternative. “Siamo orgogliosi del contributo fornito dall’industria cosmetica al raggiungimento di una tappa così importante nel cammino verso la cessazione della sperimentazione animale” ha commentato Maurizio Crippa, Direttore Generale di Unipro. Tra i test convalidati: la nuova metodologia per testare le sostanze chimiche potenzialmente irritanti per la pelle, contenute non solo nei cosmetici ma anche in molti altri prodotti di uso comune. Le aziende associate a Unipro, attivamente coinvolte nello sviluppo di questi test, hanno giocato un ruolo strategico nel raggiungere un obiettivo importante come questo, anche alla luce del traguardo fissato dalla Commissione Europea di bandire entro il 2009 tutti i test sugli animali. Altri due test innovativi convalidati dall’ECVAM riguardano le sostanze potenzialmente responsabili di forti irritazioni agli occhi e allergie cutanee
Per quanto riguarda i primi, l’ECVAM ha stabilito l’inutilità di ricorrere necessariamente ai test sugli animali per identificare potenziali irritanti oculari. Si tratta di un passo importante verso la completa cessazione dell’impiego di animali in questa specifica tipologia di test, che contribuisce alla diminuzione significativa del ricorso a sperimentazioni animali, più in generale, su tutte le sostanze chimiche. Un successo reso possibile grazie all’impegno congiunto delle imprese, degli enti regolatori e accademici.
Per quanto riguarda, invece, i test sulle allergie cutanee legate all’uso di sostanze chimiche, la nuova strategia implementata dall’UE vuole diminuire drasticamente il numero di animali fino ad oggi impiegati per questo tipo di prove. Una decisione che giunge al momento giusto, a fronte di nuove verifiche da effettuare a breve su una vasta gamma di sostanze chimiche, secondo quanto previsto della nuova normativa REACH.
L’industria cosmetica italiana è seriamente impegnata a promuovere la cessazione della sperimentazione animale. Negli ultimi 15 anni ha sostenuto un importante programma di ricerca, promosso da un comitato direttivo istituito ad hoc (SCAAT- comitato direttivo fondato dall’industria per i metodi alternativi alla sperimentazione animale), per individuare i test alternativi per la sicurezza dei prodotti, in quelle aree specifiche in cui è maggiormente esperta. Questo programma ha già conseguito risultati significativi sia in termini di sviluppo di soluzioni alternative sia in termini di riduzione dei test sugli animali.
Questo annuncio è un altro successo a cui l’industria cosmetica è orgogliosa di aver contribuito. Ricordiamo infine che l’industria è anche socia fondatrice del EPPA (Partnership Europea per gli Approcci Alternativi).

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